What men want

"come fare innamorare un uomo"

domenica 9 dicembre 2012

"L'essenziale è invisibile agli occhi"

Mi ritrovo al solito pub. Ormai potrei avere lì la mia seconda residenza. Mi siedo al tavolo e ordino cappuccino e cornetto. Poggio i gomiti sul tavolo e mi prendo la faccia tra le mani. Il mio alter-ego mi consiglia di svegliarmi in fretta. 
"un cappuccino e un cornetto anche per me"
Riconosco la sua voce. E'lui.
"Hai democraticamente deciso di fare colazione con me, vedo?" 
Non risponde. Lo guardo. Sembra avere ancora il cuscino stampato in faccia. 
Rido. E lui scrolla la testa.
"Non sono in grado di formulare una frase di senso compiuto, figurati se riesco a reggere il tuo sarcasmo pungente, sono le 8. Propongo una tregua." 
"Va bene". Gli rispondo cordialmente, intanto arrivano i cappuccini e i cornetti. 
Gustiamo entrambi la nostra colazione senza parlare molto. Mi sa che abbiamo trovato un punto in comune siamo tutti e due dormiglioni.
Pian piano cominciamo a parlare. 
"Ah, ho letto il tuo libro" 
"bene." e sorseggio il mio cappuccino caldo.
" Perchè hai voluto che lo leggessi?" mi chiede.
"In realtà, l'hai infilato tu nella tua borsa." rispondo provocatoriamente.
" Ma tu mi hai consigliato di leggerlo, perchè?"
"hai letto il capitolo della "volpe"? Annuisce. " bhè, io credo che il piccolo principe, in quel capitolo ti assomigli molto." 
"Non capisco". 
Scuoto la testa. "Hai con te il libro?" 
annuisce e lo tira fuori. 

Che cosa vuol dire addomesticare?"


" E' una cosa da molto dimenticata. Vuol dire creare dei legami…"" Creare dei legami?"" Certo", disse la volpe. " Tu, fino ad ora per me, non sei che un ragazzino uguale a centomila ragazzini. E non ho bisogno di te. E neppure tu hai bisogno di me. Io non sono per te che una volpe uguale a centomila volpi. Ma.se tu mi addomestichi, noi avremo bisogno uno dell'altro. Tu sarai per me unico al mondo, e io sarò per te unica al mondo."" Comincio a capire", disse il piccolo principe. " C'è un fiore…. Credo che mi abbia addomesticato…" "E' possibile", disse la volpe. [...]
" La mia vita è monotona. E io mi annoio per ciò. Ma se tu mi addomestichi la mia vita, sarà come illuminata. Conoscerò il rumore di passi che sarà diverso da tutti gli altri. Gli altri passi mi faranno nascondere sotto terra. Il tuo, mi farà uscire dalla tana, come una musica. E poi, guarda! Vedi, laggiù in fondo, dei campi di grano? Io non mangio il pane e il grano, per me è inutile. I campi di grano non mi ricordano nulla. E questo è triste! Ma tu hai dei capelli color d'oro. Allora sarà meraviglioso quando mi avrai addomesticato. Il grano, che è dorato, mi farà pensare a te. E amerò il rumore del vento nel grano…" La volpe tacque e guardò a lungo il piccolo principe:" Per favore …..addomesticami", disse." Volentieri", rispose il piccolo principe, " ma non ho molto tempo, però.Ho da scoprire degli amici e da conoscere molte cose"." Non si conoscono che le cose che si addomesticano", disse la volpe." gli uomini non hanno più tempo per conoscere nulla. Comprano dai mercanti le cose già fatte. Ma siccome non esistono mercanti di amici, gli uomini non hanno più amici. Se tu vuoi un amico addomesticami!"" Che bisogna fare?" domandò il piccolo principe." Bisogna essere molto pazienti", rispose la volpe." In principio tu ti sederai un po' lontano da me, così, nell'erba. Io ti guarderò con la coda dell'occhio e tu non dirai nulla. Le parole sono una fonte di malintesi. Ma ogni giorno tu potrai sederti un po' più vicino…." Il piccolo principe ritornò l'indomani." Sarebbe stato meglio ritornare alla stessa ora", disse la volpe." Se tu vieni, per esempio, tutti i pomeriggi, alle quattro, dalle tre io comincerò ad essere felice. Col passare dell'ora aumenterà la mia felicità.Quando saranno le quattro, incomincerò ad agitarmi e ad inquietarmi; scoprirò il prezzo della felicità! Ma se tu vieni non si sa quando, io non saprò mai a che ora prepararmi il cuore… Ci vogliono i riti"." Che cos'è un rito?" disse il piccolo principe." Anche questa è una cosa da tempo dimenticata", disse la volpe." E' quello che fa un giorno diverso dagli altri giorni, un'ora dalle altre ore.
Così il piccolo principe addomesticò la volpe.E quando l'ora della partenza fu vicina:"Ah!" disse la volpe, "…Piangerò"." La colpa è tua", disse il piccolo principe, "Io, non ti volevo far del male, ma tu hai voluto che ti addomesticassi…"" E' vero", disse la volpe." Ma piangerai!" disse il piccolo principe. " E' certo", disse la volpe." Ma allora che ci guadagni?"" Ci guadagno", disse la volpe, " il colore del grano".soggiunse:" Va a rivedere le rose. Capirai che la tua è unica al mondo"."Quando ritornerai a dirmi addio ti regalerò un segreto".Il piccolo principe se ne andò a rivedere le rose."Voi non siete per niente simili alla mia rosa, voi non siete ancora niente" , disse." Nessuno vi ha addomesticato e voi non avete addomesticato nessuno. Voi siete come era la mia volpe. Non era che una volpe uguale a centomila altre.Ma ne ho fatto il mio amico e ne ho fatto per me unica al mondo".E le rose erano a disagio.
" Voi siete belle, ma siete vuote", disse ancora. " Non si può morire per voi. Certamente, un qualsiasi passante crederebbe che la mia rosa vi rassomigli, ma lei, lei sola, è più importante di tutte voi, perché è lei che ho innaffiata. Perché è lei che ho messa sotto la campana di vetro, Perché è lei che ho riparato col paravento. Perché su di lei ho ucciso i bruchi (salvo due o tre per le farfalle). Perché è lei che ho ascoltato lamentarsi o vantarsi, o anche qualche volta tacere. Perché è la mia rosa" E ritornò dalla volpe." Addio", disse."Addio", disse la volpe.

 "Ecco il mio segreto. E' molto semplice: non si vede bene che col cuore. L'essenziale è invisibile agli occhi".


"Cosa vuoi dirmi con questo, che sono superficiale e che non vedo oltre il mio naso? " ha un' espressione imbronciata.
"tu non sei addomesticato, tu non crei legami. Sei bello ma vuoto. Perché finché non darai modo a nessuno di sedersi accanto a te giorno dopo giorno, finché non concederai a qualcuno di entrare nel tuo cuore, rimarrai sempre uno fra i tanti, non sarai mai speciale; perché gli altri vedranno di te solo l'involucro non l'essenziale." 
Mi guarda con un aria assorta. " Sei saggia". E sorride.
scrollo la testa. "Che stupida, per quale ragione perdo tempo con te?"
Mi alzo e mi riprendo il libro. 
"Se fai entrare qualcuno "dentro", diventi vulnerabile, e questo non va bene!" mi dice mentre mi tiene per il braccio.
Lo guardo. Sembra diverso ora. 
"Se non corri il rischio, vivrai una vita senza essere ferito, ma anche senza nessuno che sia disposto a "morire" per te!" 
Mi lascia il braccio. 
Restiamo così immobili a guardarci. A guardarci dentro. 
"DANIEL,STA COLAZIONE QUANTO DURA OGGI!" un suo amico interrompe la silenziosa conversazione dei nostri occhi. 
" Buona giornata, Daniel" 
"Buona giornata, Sofì! 

Non ho molto altro da aggiungere. Ma è stata una colazione decisamente "particolare".
buona notte donzelle :*




sabato 8 dicembre 2012

"Il piccolo principe"


ccomi donzelle :) scusate per l'assenza ma ho avuto un pò di problemi di connessione ! Pronte a ricevere aggiornamenti ?
Bene, cominciamo :)

Come ormai, accade solitamente mi fermo davanti al solito pub. Lui è lì, con i suoi amici. Io sono con delle amiche.
Lo guardo e mentre lo guardo penso che è davvero un tipo strano. Sorrido da sola.
Poco dopo eccolo dirigersi verso di me.
"Sofia" sorride ammiccando.
"Ciao gioia!" Si compiace di aver sentito quel aggettivo "tenero" uscire dalla mia  bocca.
Sorrido. Interviene Claudia.
" Sofì ma quel tipo biondo con gli occhi azzurri non ti piace?" mi chiede. Claudia è alla ricerca perenne di un fidanzato per conto mio.
Daniel rimane fermo ad ascoltare.
Lancio prima un occhiata verso di lui, poi mi sporgo per vedere meglio il tipo a cui Claudia si riferisce.
Si sporge per guardarlo anche Daniel. E mentre sorride aspetta una mia risposta.
" No, Cla...non mi piace, e sai anche il perchè!"
Claudia sbuffa e Daniel interviene.
" voglio saperlo anch'io perchè non ti piace!"
Lo guardo inarcando il sopracciglio destro, creando un espressione simile a questa -.^.
" Perchè tendenzialmente non mi piacciono i tipi biondi con gli occhi azzurri"
" Ah" sorride.
Stupido, so già a cosa sta pensando.
Intanto ci sediamo tutti e tre ad un tavolo. E poco dopo Claudia ci lascia soli. E lui riprende a parlare.
"quindi deduco che ti piacciano i mori con occhi scuri, come me " Sorride fiero di se, lo stolto (stava pensando a questo prima).
" No. Mi piacciono i mori, con capelli ricci e gli occhi chiari. Come vedi non sei il mio prototipo!"
" Quindi se uno è moro e ha gli occhi scuri, non lo guardi? e poi sarei io il superficiale!"
" No, non escludo nessuno. Di una persona devono assuefarmi in particolar modo i modi di fare"
" e non sei assuefatta da me?" mi chiede con un tono provocatorio.
" NO gioia!"
sorride. " sei sorprendentemente odiosa."
" lo so!" affermo crogiolandomi nella soddisfazione. E lui continua.
" comunque è un bene che non ti piacciano i biondi con gli occhi azzurri, i bambini verrebbero tipo Alieni, orribilanti!"
-.-'
"potresti spiegarmi con chiarezza il concetto, poco prima esposto?"
" certo" risponde con quella faccia da schiaffi che si ritrova." Vedi tu sei bionda con gli occhi azzurri, se stessi con "uno" avente le tue stesse caratteristiche, i bambini sarebbero tipo i personaggi di Alien"
Ecco davanti ad una frase del genere, voi provate ad immaginare la mia espressione. Da una parte avrei voluto  ridergli in faccia, dall'altra non riuscivo a capire se la sua fosse simpatia o stupidità.
Fatto sta che resto senza parole e gli do modo di continuare il suo monologo.
" Devi stare con uno con gli occhi scuri perchè...."
Mi riprendo dallo shock, e lo interrompo!
" Frena la tua fantasia, ti ripeto che sono attratta dai mori, ma mi colpisce il carattere più di ogni altra cosa, la persona che voglio accanto, deve essere simpatica, affascinante, interessante e deve indubbiamente avere un sorriso favoloso, Quest'ultima è l'unica caratteristica fisica a cui non rinuncio"
" Complimenti, hai degli ottimi gusti. Mi hai descritto benissimo!"
Sgrano gli occhi.
"  Sei la reincarnazione di Narciso sulla terra!"  
Ride di gusto e aggiunge abbracciandomi: "mi piace farti incazzare lo sai?"
-.-' " si, l'ho notato."
 Intanto mentre mi sciolgo dal suo abbraccio, si rovescia la borsa per terra.
Mi aiuta a raccoglierla. La sua attenzione cade su un libro che portavo con me.
"Il piccolo principe" dice guardandomi.
"si, potresti ridarmelo? "
Mi ignora palesemente e continua rigirare tra le mani il mio libro.
" l'ho letto alle elementari!"
"dovresti rileggerlo allora, ti assicuro che è un libro che cresce con te"
" in che senso? " mi guarda perplesso e incuriosito.
" Nel senso che se tu lo rileggessi ora, avrebbe un significato diverso, più profondo di quanto credi. In alcuni momenti ti riporta ad essere bambino; in altri ti prede per mano e ti spiega il mondo delle emozioni e il valore delle piccole cose. E' un libro speciale. Se vuoi puoi tenerlo"
" Non leggo mai libri che non siano universitari"
" Peccato.I libri a volte, ti fanno scoprire parti di te che non avresti mai immaginato di "possedere"."
" Hai detto che è un libro speciale questo?"
" Si, per me lo è"
"Ok." E lo infila nella sua borsa.
Sorrido davanti a quel gesto.
Continuiamo a parlare, a ridere e a prenderci in giro.

Quella sera, in me di calcolato non c'è stato granché. Mi sembrava di essere al tavolo con un amico. Nessun imbarazzo, nessuna frase o gesto premeditato. Quella sera io ero io.
E molto probabilmente anche lui, era semplicemente Daniel.

Alla prossima.
baci
Sofia :*



lunedì 3 dicembre 2012

"L'imbacuccamento"

salve donzelle :) sono qui per aggiornarvi.
dunque, dunque, dunque...come ben sapete in tutta Italia le temperature sono calate tantissimo. E io sono una di quelle persone che odia il freddo. Lo sento penetrarmi nelle ossa.
Così ieri sera sono uscita di casa molto, molto, molto coperta.
Avevo cappello, sciarpa di lana , piumino voluminoso con annesso cappuccio sulla testa guanti e stivali.
Tornando a casa avevo sentito vibrare il cellulare ma non avevo alcuna intenzione di frugare nella borsa per trovare quell'arnese squillante.
Dopo essermi infilata nel letto, al caldo finalmente. Prendo il cellulare per regolare la sveglia per il giorno dopo e leggo sul display un  messaggio ricevuto. Mi ricordo del momento in cui l'avevo sentito squillare.
"Eri davvero dolcissima tutta "imbacuccata" *_* non ti avevo quasi riconosciuta."
Daniel.

Immaginerete la mia espressione in quel momento. Ve la descrivo. Era un mix tra soddisfazione e stupore.

Gli rispondo in maniera gentile.
"  =) se il tuo è un complimento ti ringrazio. Notte D."

Stasera sono uscita, era al solito pub, che come ogni lunedì si presentava spoglio di ogni tipo di vitalità.

Mi siedo a degli scalini con amici. Poco dopo ecco arrivare Daniel.
Mi guarda. Sorride. Si ferma. Oramai è prassi.
Ricambio il sorriso. Saluta i miei amici e poi guardandomi dice :
"posso sedermi accanto a te o mordi?"
" corri il rischio no?!" rispondo in maniera ammiccante.
Si siede.
I miei amici interrompono ogni possibilità di dialogo esclusivo tra me e Daniel,coinvolgendolo in un loro discorso.
" Daniel, parlaci di quale metodi adotti per rimorchiare"
" Quelle sono armi innate, si posseggono nel DNA...gente!" dice scherzando.
Tutti ridono. Anch'io.
Poi si volta verso di me e mi chiede. "Tu cosa pensi di me?"
" quello che pensano tutti! " rispondo.
"cioè?"
" sei superficiale, latin lover e non ti distingui della massa"
" Diretta e sincera" risponde lui"
" Come sempre."
" sei davvero convinta che io sia solo questo?" mi chiede.
Lo guardo dritto negli occhi e continuo: " questo è quello che fai vedere alle persone, non ti conosco talmente bene da essere convinta che tu sia un' idiota "
Sorride. Prima che potesse continuare un suo amico lo chiama da lontano.
Appoggia la mano sulla mia gamba . Mi abbraccia e mi stampa un bacio sulla guancia e poi dice:
" ne è valsa la pena"
Lo guardo perplessa. Non capisco.
" Correre il rischio!"
Gli sorrido e lui va via.

E in quel preciso istante ho la sensazione di vedere qualcos'altro in lui. Qualcosa di diverso. Poi torno in me.

E mi torna in mente una frase di una ragazza che ormai considero mia amica, in una e-mail "questo Daniel è potenzialmente 'pericoloso' anche per te o senti che non c'è il minimo rischio che la situazione ti sfugga di mano?" 
Bhè il rischio c'è. C'è una probabilità minima che succeda ma spero di gestire bene la situazione evitando ogni tipo di coinvolgimento emotivo. Dopotutto Daniel non è il mio prototipo. 
Quindi corro il rischio. Magari potreste darmi una mano voi commentando le varie situazioni e esprimendomi il vostro parere oggettivo. Mi farebbe molto piacere. 


Detto questo. Notte donzelle 

baci Sofia.

sabato 1 dicembre 2012

"profumi e girasoli"

Siedo su un gradino di marmo da circa mezz'ora. Sarà anche sabato ma sarei rimasta volentieri a casa in compagnia di una cioccolata calda e un buon libro. 
Invece sono seduta su quel gradino ad aspettare che qualcosa succeda. Sento mormorare i miei amici ma in realtà mi estraneo dalla situazione per pensare. Ogni tanto mi capita. Ultimamente spesso.
Ad un tratto mi sento osservata da occhi curiosi. Eccolo là. 
"Ehi sono qui! puoi smetterla di sognarmi "
Sgrano gli occhi. La mia faccia è eloquente. 
" Sarebbe stato un incubo, fidati Daniel!" 
Rimane a fissarmi, in silenzio. Un silenzio troppo lungo.
"ti sei incantato? "
"Nono, stavo cercando di guardarmi allo specchio!"
Alzo gli occhi al cielo.Questa non la reggo. Sto per andarmene ma Daniel mi afferra delicatamente il braccio.
"Sto scherzando dai. Mi fai così scemo?"
"Vuoi che ti risponda sinceramente?" 
" si " risponde lui con quelle faccia da culo che si ritrova.
" si, ti credo uno scemo, superficiale e privo d'emozioni"
Lo zittisco. 
"Una merda insomma." mi dice con aria perplessa.
"Esattamente, non volevo essere volgare, ma hai capito il senso delle mie parole." 
Ci guardiamo un pò con aria di sfida poi ad interromperci una ragazza. 
"allora ti piaccio stasera?" glielo sussurra all'orecchio, pensando che non la sentissi o il suo era uno squallido tentativo di marcare il suo territorio facendo "pipì" intorno a Daniel. 
Lui la guarda e inizia a parlare con lei. Mi allontano e vado a prendere qualcosa da bere. 
Mentre sto per ordinare una gordon rossa una mano si infila nei miei capelli. 
" Sofì, ci stiamo spostando ad un locale appena aperto dicono sia una figata, vieni con noi?"
Annuisco e vado con loro.
Entriamo in questo locale alquanto carino come struttura ma con una musica da fare schifo.
Prendo la mia gordon e appena finita saluto gli altri e mi incammino verso la mia yaris. 
Eccolo di nuovo là. 
"Buona notte Daniel" sta volta sono io a salutarlo.
"Vai via?" 
Annuisco e aspetto. 
"Non ci salutiamo" sorride sicuro di se.
"Ciao " 
Si avvicina e mi saluta con un bacio sulla guancia. Sorrido e mi volto.
" Sofia" 
Mi rivolto verso di lui. 
"Dimmi" e mi riavvicino.
" ti piacciono i girasoli, vero?" 
Rimango un pò spiazzata da quella affermazione/domanda, un pò perchè non c'entrava nulla in quel momento     ma sopratutto perchè ci aveva preso.
"Cosa?" Lo guardo perplessa.
"Lo sapevo." sorride soddisfatto. Odioso.
"Si , ci hai preso." 
" vuoi sapere come faccio a saperlo?" mentre lo dice si avvicina.
"Avrai tirato ad indovinare!" io indietreggio.
"Il tuo profumo, e ti dirò anche di più, ti piacciono le calle per la forma e l'odore di lavanda"
 Ci aveva preso , DI NUOVO, lo stronzo.
" Ma come ...." 
" come ha fatto ?" interviene Claudia, e mentre mi stampa un bacio sulla guancia continua " gliel'ho detto io".
-.- 
" Bugiarda , non mi hai detto dei girasoli Claudia!" intanto guarda Claudia con aria imbronciata. E' buffo. Lo guardo e rido. 
Lo guardo e mi avvicino : " Ciao Latin Lover, stasera ti è andata male" gli stampo un bacio veloce sulla guancia. 
 Saluto Claudia. E mentre mi avvicino alla yaris sento vibrare il cellulare. Un sms da Claudia. 
"  PER QUANTO RIGUARDA I GIRASOLI NON HA MENTITO. CI HA PRESO SENZA SUGGERIMENTI ESTERNI" 
Rimetto il cellulare in borsa e in maniera involontaria mi "annuso" da sola. E rido. Adoro i girasoli ma ho sempre pensato che avessero un odore non molto piacevole, perciò dopo essermi assicurata di non "odorare" di girasoli di campo, mi dirigo a casa. 

Ragazze fidatevi, con un soggetto simile ce ne saranno delle belle. 
A presto. 
Baci Sofia.




venerdì 30 novembre 2012

L'approccio

Eccomi qui appena tornata da un uscita serale alquanto interessante.
Come vi avevo raccontato nel mio precedente post, con Ilaria fuori dai giochi e nessuna delle mie amiche disposta a fare da "cavia" ai miei esperimenti, ho deciso di fare TUTTO da sola.
Dunque rimbocchiamoci le maniche.
Sapevo che lo avrei trovato sempre lì, solito pub e soliti amici.
Parcheggio la macchina e scendo. Incontro degli amici mentre mi dirigo verso il pub e arrivo lì con loro.
Avvisto Mr.D , penso che devo cominciare ad attirare la sua attenzioni in qualche modo. Lo guardo, ma nulla, non si è accorto delle mia presenza. Lo vedo entrare nel pub a prendere da bere, lascio i miei amici e faccio lo stesso anch'io. Lui è già al bancone, mi accosto a lui e ordino alzando il tono di voce.
"mmm che cosa beve questa fanciulla?" mi dice sfoderando il suo sorriso.
"un vodka lemon, le piace Mr.D?" sorrido mentre fingo di allontanarmi.
Mi segue fuori dal locale.
"Te lo ricordi il mio nome ora ? "
Sorrido.
"Ti ho vista in macchina un paio di giorni fa. Eri bellissima mentre guidavi la tua yaris"
Sorseggio il mio cocktail e prendo tempo.
" Non ti ho visto, vedi con me tu passi sempre inosservato chissà come mai?!"
 Sorride ancora lo stronzo. " sei un bel tipetto, Sofia!"
Ad un tratto subentra nella nostra conversazione una mia vecchia amica,o meglio la mia ex coinquilina ai tempi della laurea triennale: Claudia. Saluta entrambi e da questo capisco che conosce anche lui.
" Daniel, conosci Sofia ? Io e lei eravamo nella stessa casa ai tempo dell'università! Sofia è uno spasso, con lei non ci si annoia mai!"
Butto giù un lungo sorso del mio vodka Lemon e penso che in quel momento Claudia NON mi era sicuramente di aiuto. Mi conosceva abbastanza bene da poter rivelare al mio stronzo cose che non avrebbe dovuto sapere.
"Non l'avrei mai detto ! " Aggiunge Daniel con aria incuriosita.
"Si si è una persona splendida, non come te, uno Juventino di merda e farfallone!"
Rido. Questa volta di gusto, non tanto per quello che Claudia avesse detto, ma per la smorfia apparsa sul suo viso in maniera del tutto naturale.
" Allora intanto noi siamo ancora al primo posto, quindi se sei interista e sei invidiosa della nostra bravura io ti compatisco per questo e poi ...io non sono farfallone sono un uomo interessato all'universo femminile"
Mi guarda cercando un appoggio.
Lo guardo. Rido. "mi dispiace ma simpatizzo per l'inter anch'io"
" Aaaah ma è un associazione a delinquere questa!" E' imbronciato ora. Poi aggiunge:" ma non sei tifosa?"
" No, simpatizzo per l'inter perchè mio padre è interista come tutta la mia famiglia...io tifo solo e unicamente per gli azzurri!"
Sorride e si avvicina .
" Va già meglio ora. Possiamo essere amici!"
" amici ? " lo guardo in maniera strana.
" Bhè in effetti io non credo all'amicizia tra uomo-donna, quindi sarà difficile..."
Lo interrompo.
" No, Daniel. Non ho alcuna intenzioni di diventare tua amica figuriamoci qualcosa di più." Mentre lo dico continuo a sorridergli.
" Vedremo" dice lui.
" Va bene vedremo. Ma ora t...vi saluto ( mi ero completamente dimenticata di Claudia) raggiungo i miei amici. Buona serata."
Mi salutano entrambi. Vado via.
Penso che la serata sia stata abbastanza positiva. Ho approcciato con lui , so che è juventino e che non crede nell'amicizia tra uomo-donna, probabilmente perché con una ragazza non va mai oltre l'apparenza esteriore visto che questo magari porterebbe ad un coinvolgimento emotivo.
Eccolo il mio obiettivo: Il suo coinvolgimento emotivo.

baci Sofia


giovedì 29 novembre 2012

Che i giochi abbiano inizio!

La mia ricerca è giunta al termine.
Non credevo che Mr.D avesse un alone così nero intorno. Nessuna delle mie amiche vuole avere a che fare con lui, o meglio alcune non si sentono "alla sua altezza" e hanno paura di star male, ad altre non piace come tipo e le restanti, ci hanno già provato ma con risultati completamente negativi.
Perciò non mi resta che fare da cavia al mio stesso "esperimento". 
Tenetevi pronte, magari anche aiutandomi con i vostri consigli. Più teste sono meglio di una. 
Che i giochi abbiano inizio!!!!

a presto 
baci Sofia :)

Destino

Dolci donzelle, devo mettervi al corrente di un pò di cosucce, qui siamo in continua rivoluzione  ;)
Tornata a casa, dopo tre settimane, Ilaria mi aveva accennato a delle novità, ma nulla di preciso. Voleva parlarmene di persona.
Ci incontrammo. Ilaria comincio a raccontarmi di lei e Mr.D.
Il nostro stronzo aveva messo le cose in chiaro: avrebbe voluto avere con lei solo un rapporto fisico, nulla di più. La cosa non mi aveva sorpreso più di tanto.
Ilaria mi racconta dei suoi incontri con Mr.D dei suoi modi di fare, ma che ormai cominciavano a stufarla.
Era stanca di stare nel limbo, tanto da giocarsi la carta della "gelosia". Si era fatta notare mentre andava via con un suo amico (amico che in realtà le fa il filo da un po') e lui invece di ingelosirsi, l'ha semplicemente tagliata fuori dal suo giro di amichette.
Nonostante stesse male per lui, Ilaria non è un tipo molto paziente e con uno come Mr.D di pazienza bisogna averne un barlume. Cominciai a pensare che non fosse il tipo giusto per sperimentare i miei consigli, anche perchè parliamoci chiaro, Ilaria tende alla reinterpretazione prettamente soggettiva dei miei consigli, probabilmente per questo non avremo mai raggiunto l'obbiettivo.

Ma sempre a proposito di  Ilaria vi posso dire che ha cominciato a frequentare seriamente il ragazzo/amico con cui era andata via per far ingelosire Mr.D e a quanto pare, sembra  che le cose, si stiano mettendo per il verso giusto! A volte il destino sembra avere più fantasia di noi. Buon per lei ;)
Ma adesso che Ilaria è fuori dai giochi devo trovare un altro soggetto con cui poter sperimentare i miei consigli perciò non mi resta che sondare un pò il terreno con un paio di amiche!!!
Vi terrò aggiornate!
baci Sofia